Iniziamo col dire che “tratto” significa modo di fare, modo di comportarsi … parlare di norme di tratto significa quindi parlare del comportamento che ogni militare deve tenere. Facciamo però molta attenzione: il “contegno” e “correttezza” nel comportamento non sono parole senza significato ma chiari doveri giuridici … ciò significa che il militare che vi trasgredisce è sanzionabile disciplinarmente! Come deve quindi comportarsi il militare? Come dobbiamo comportarci? Per dare una prima risposta a tale domanda ci viene in aiuto il Decreto del Presidente della Repubblica n. 90 del 2010 “Testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare” (cosiddetto TUOM) che all’:
- articolo 732, titolato “Contegno del militare” stabilisce che: “1. Il militare deve in ogni circostanza tenere condotta esemplare a salvaguardia del prestigio delle Forze armate. 2. Egli ha il dovere di improntare il proprio contegno al rispetto delle norme che regolano la civile convivenza. 3. In particolare deve: a) astenersi dal compiere azioni e dal pronunciare imprecazioni, parole e discorsi non confacenti alla dignità e al decoro; b) prestare soccorso a chiunque versi in pericolo o abbisogni di aiuto; c) consegnare prontamente al superiore o alle autorità competenti denaro o cosa che ha trovato o che gli sono pervenuti per errore; d) astenersi dagli eccessi nell’uso di bevande alcoliche ed evitare l’uso di sostanze che possono alterare l’equilibrio psichico; e) rispettare le religioni, i ministri del culto, le cose e i simboli sacri e astenersi, nei luoghi dedicati al culto, da azioni che possono costituire offesa al senso religioso dei partecipanti. 4. Deve prestare il proprio concorso agli appartenenti alla polizia giudiziaria, anche quando gli è richiesto verbalmente […]”. Inoltre, riferendosi ai soli colleghi dell’Arma aggiunge che “[…] Il personale dell’Arma dei carabinieri deve improntare il proprio contegno, oltre che alle norme previste dai precedenti commi, ai seguenti ulteriori doveri: a) mantenere, anche nella vita privata, una condotta seria e decorosa; b) osservare i doveri del suo stato, anche nel contrarre relazioni o amicizie; c) salvaguardare nell’ambito del reparto la serenità e la buona armonia, anche nell’interesse del servizio; d) mantenere un perfetto e costante buon accordo con gli altri militari; e) usare modi cortesi con qualsiasi cittadino; 6. Per il personale dell’Arma dei carabinieri costituisce grave mancanza disciplinare: a) la negligenza e il ritardo ingiustificato nell’assolvimento dei doveri connessi con le speciali attribuzioni che i militari dell’Arma dei carabinieri disimpegnano, in esecuzione di ordini, a richiesta dell’autorità ovvero d’iniziativa; b) ricorrere allo scritto anonimo; c) fare uso smodato di sostanze alcooliche o, comunque, di sostanze stupefacenti; d) non onorare i debiti o contrarli con persone moralmente o penalmente controindicate”;
- articolo 733 a, titolato “Norme di tratto”, aggiunge che:“1. La correttezza nel tratto costituisce preciso dovere del militare. 2. Nei rapporti, orali o scritti, di servizio tra militari di grado diverso deve essere usata la terza persona. 3. Il militare si presenta al superiore con il saluto, indicando il grado e il cognome. Nel riferirsi e nel rivolgersi ad altro militare deve usare l’indicazione del grado o della carica, seguita o meno dal cognome. 4. E’ fatta salva la consuetudine circa l’uso dell’appellativo «comandante» e, per gli ufficiali inferiori della Marina militare, dell’appellativo «signore», seguito o meno dal cognome. 5. I militari che per la prima volta si trovino insieme per rapporti di servizio devono presentarsi scambievolmente; quando sono di grado diverso si presenta per primo il meno elevato in grado”.
Le norme che vi ho postato non credo che necessitino di alcun commento e quindi non ci basta che renderle esecutive … ad maiora!
TCGC
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