Diversi colleghi mi hanno chiesto chiarimenti in merito a cosa sia l’indice di massa corporea e che effetti possa avere sull’idoneità al servizio militare. Non sono un medico o un nutrizionista, la cosa è chiara, ma credo comunque di aver materiale per poter sufficientemente chiarire la questione. Iniziamo col dire che l’articolo 582 del Decreto del Presidente della Repubblica n. 90 del 2010 “Testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare” (cosiddetto TUOM) prevede, tra l’altro, che “le disarmonie somatiche e le distrofie costituzionali di grado rilevante” (cioè, detto altrimenti l’obesità, la gracilità eccetera) siano causa di non idoneità al servizio militare. In tale contesto, la “Direttiva tecnica riguardante l’accertamento delle imperfezioni e infermità che sono causa di non idoneità al servizio militare” (approvato dal Ministro della Difesa con il Decreto 4 giugno 2014, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 131 del 9 giugno 2014), chiarisce poi che sono da considerarsi disarmonie somatiche e distrofie costituzionali di grado rilevante:

  • l’obesità;
  • la gracilità di costituzione;
  • le gravi disarmonie e distrofie costituzionali.

Per la valutazione delle disarmonie somatiche e delle distrofie costituzionali si considerano i seguenti caratteri esteriori (pallore della cute, scarsezza del pannicolo adiposo, ipotrofia muscolare, spalle spioventi, torace scarno, appiattito o cilindrico, scapole alate, esilità degli arti, masse adipose esuberanti e abnormemente distribuite, perimetro addominale, etc.) indicativi di gracilità, obesità, di uno stato morboso latente, di un soggetto a rischio o comunque non adatto a sopportare l’impegno fisico del servizio militare. Per la valutazione della costituzione somatica sono da considerare i seguenti parametri:

  • statura (h): valutata in metri mediante antropometro con esaminando in posizione di attenti, a capo eretto, con piano orbito-auricolare orizzontale, con l’occipite, il segmento dorsale della colonna vertebrale e i talloni a contatto con il montante dell’antropometro;
  • peso corporeo (p): valutato in chilogrammi (kg);
  • indice di massa corporea (I.M.C.): si intende per indice di massa corporea il rapporto tra il peso corporeo (p) in chilogrammi e l’altezza (h) in metri elevata al quadrato secondo la seguente formula: I.M.C = p / (h x h) […]. 

Viene giudicato permanentemente inabile il soggetto:

  • di sesso maschile con I.M.C. maggiore di 30 e minore di 20;
  • di sesso femminile con I.M.C. maggiore di 28 e minore di 18.

Può essere giudicato idoneo il soggetto con I.M.C. superiore ai limiti sopra indicati, in cui l’eccesso ponderale è da attribuirsi prevalentemente alla massa muscolare e non a un eccesso di massa grassa”.

Penso che a questo punto abbiate tutto il materiale necessario per farvi un’accurata idea sulla questione, anche per poter eventualmente spiegare al vostro dietologo o nutrizionista ciò che vi serve per non incorrere in problemi sul servizio … non mi resta dunque che salutarvi, ad maiora!

TCGC

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P.S. Nella Gazzetta Ufficiale n. 131 del 9 giugno 2014 trovate inoltre scritto quanto segue:“[…] Per un’agevole e immediata valutazione dei parametri rilevati può essere utilizzata la tabella antropometrica riportata di seguito, dove sono elencati il peso massimo (I.M.C. = 28 per le donne / 30 per gli uomini) e il peso minimo (I.M.C. = 18 per le donne / 20 per gli uomini), rapportati all’altezza […]”.

Vi posto dunque la tabella in formato grafico per come è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 131 del 9 giugno 2014.