Iniziamo col dire che le forze dell’ordine possono sempre identificarci … non serve infatti che si abbia commesso una qualche irregolarità se non, addirittura, un vero e proprio reato … possono identificarci perché la cosa rientra nelle loro prerogative … è insomma un loro diritto e, allo stesso tempo, un loro preciso dovere!
Ebbene, bisogna per forza esibire un documento d’identità o è magari sufficiente fornire “a voce” le proprie generalità (cioè dire il proprio nome, cognome, luogo e data di nascita, indirizzo eccetera)? Nella normalità dei casi, ai sensi dell’articolo 651 del codice penale, “dovrebbe” essere sufficiente comunicare oralmente le proprie generalità … infatti, non esiste attualmente alcuna norma che ci obblighi ad esibire materialmente un documento di riconoscimento [1] (ovviamente, cosa assai differente è quando ci viene chiesto di esibire la patente mentre siamo alla guida. Il codice della strada è molto chiaro in materia: l’articolo 192 stabilisce infatti che “i conducenti dei veicoli sono tenuti ad esibire, a richiesta dei funzionari, ufficiali e agenti […], il documento di circolazione e la patente di guida, se prescritti, e ogni altro documento che, ai sensi delle norme in materia di circolazione stradale, devono avere con sé“). Passando al rovescio della medaglia … l’agente di polizia deve a sua volta identificarsi prima di procedere al controllo? Beh, nel caso in cui siamo alla guida non sussiste alcun problema perchè il codice della strada dispone che “coloro che circolano sulle strade sono tenuti a fermarsi all’invito dei funzionari, ufficiali ed agenti ai quali spetta l’espletamento dei servizi di polizia stradale, quando siano in uniforme o muniti dell’apposito segnale distintivo” (articolo 192 del codice della strada) … detto altrimenti, il solo fatto di essere in uniforme è di per sè identificativo per l’agente: egli non è quindi tenuto a mostrarci alcun tesserino di riconoscimento! Nel caso invece non indossi l’uniforme … sia cioè in borghese … è necessario che ci mostri un segnale distintivo per farci fermare (com’è, ad esempio, la cosiddetta “paletta”) o, al limite, un tesserino di riconoscimento prima di procedere al controllo. Ma se non siamo alla guida? Prendiamo ad esempio il caso in cui stiamo semplicemente camminando e veniamo fermati … beh, nell’assenza di specifiche norme in materia, penso sia ragionevole ritenere che se ci ferma un agente in uniforme che magari scende da un’auto istituzionale nulla questio, ci facciamo cioè tranquillamente identificare perchè l’indossare l’uniforme è di per sè identificativo. La cosa cambia leggermente, invece, se l’agente indossa abiti borghesi: in tal caso, abbiamo difatti il sacrosanto diritto che si identifichi, mostrandoci magari un tesserino di riconoscimento … altrimenti, se abbiamo fondati dubbi sull’appartenenza dello stesso alle forze di polizia, possiamo eventualmente chiamare il 112, raccontare quello che sta accadendo e chiedere magari che venga inviata una pattuglia sul posto!
Tanto premesso, cosa accade poi se si ha la malaugurata idea di:
- rifiutarsi di fornire le proprie generalità? Innanzitutto si rischia un fermo per l’identificazione, ovverosia si rischia di esser portato in caserma e di doverci passare anche molte ore! Inoltre, si incorre nel reato di “rifiuto d’indicazioni sulla propria identità personale [2]” (articolo 651 del codice penale);
- fornire generalità false? Si incorre quantomeno nel reato di “falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale” (articoli 495 e 496 del codice penale).
Come vedete, l’argomento è molto serio … non dovete minimamente sottovalutarlo perché potreste infatti correre il rischio di pesanti conseguenze penali nonchè lavorative! Proprio per questo, vi chiedo: alla fine dei conti che problema avete a non mostrare il vostro documento di riconoscimento alle forze dell’ordine? Lo so, abbiamo appena finito di dire che non si è normalmente obbligati a farlo … ma perchè allora non facilitare la vita alle forze dell’ordine, scongiurando al contempo il rischio di dover andare in caserma per esser identificati … perderendo (e facendo perdere) inutilmente tempo? Io non ho mai avuto alcun problema a mostrare un mio documento d’identità in occasione di un controllo e voi? … neanche voi? Direi che fate bene! Come mai allora secondo voi si moltiplicano i casi di persone che si rifiutano di farlo? Come si dice … la madre dei cretini è sempre incinta … se poi questi poi arrivano ad autoproclamarsi “soggetti di diritto internazionale” e boiate del genere per non farsi controllare, secondo me non hanno bisogno di far vedere alcun documento … hanno solo un disperato bisogno farsi vedere, ma da un bravo psichiatra!!!
TGCG
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[1]: questa è la regola base che però non vale per le persone “pericolose o sospette” di cui all’articolo 4 del “Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza” (il cosiddetto TULPS, R.D. 18 giugno 1931, n. 773).
[2]: tale reato si integra anche quando la richiesta pervenga da un pubblico ufficiale che non appartenga alle forze di polizia e quindi, ad esempio, da un “capotreno” nell’esercizio delle sue funzioni eccetera.